La Fiamma che segna l'anima

Il 9 gennaio 2019 l’alba di una fredda e ventosa giornata a Rosta è stata illuminata e simbolicamente riscaldata dal passaggio della torcia olimpica dei “XXX Olimpics Special Games”

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Un folto pubblico ha accompagnato la corsa dei tedofori sul percorso, che passando dal centro del paese,  ha portato la fiamma olimpica dal Municipio di Rosta, alle scuole medie ed elementari.                              

Gli Alpini hanno subito aderito con entusiasmo all’iniziativa fornendo, con una nutrita schiera di soci in uniforme e cappello, la testimonianza di una concreta e sentita partecipazione all’evento.                      

Vale la pena sottolineare che nello spirito della tradizionale solidarietà ed impegno nel volontariato a favore della Comunità, il Gruppo Alpini di Rosta ha assicurato, il servizio di gestione e sicurezza del traffico sul percorso della torcia olimpica, in appoggio ai vigili urbani dei Comuni di Rosta e Buttigliera.                      

Ho sempre visto il passaggio della torcia olimpica seduto in poltrona davanti al televisore.                        

Attento ed interessato a seguire il percorso ideale da Olimpia alla sede dei giochi; con la mente che idealmente riviveva la storia delle origini dei giochi. I giochi olimpici, sospendevano i conflitti in atto.            

I giochi olimpici sono forse il primo seme di quella idea di convivenza pacifica, di leale confronto sportivo, di tolleranza e rispetto di tutti, di premiare il merito dei migliori riconoscendo il valore, l’impegno ed il sacrificio di tutti i partecipanti. 

Sono messaggi di forte attualità ed indirizzo in momenti di confusione culturale, di superficiali gesti di intolleranza, di smarrimento di quei valori semplici ma fondamentali di cui noi Alpini siamo testimoni convinti.

Confesso di aver dichiarato la mia disponibilità a presenziare all’evento sulla spinta dello spirito di appartenenza al nostro Gruppo Alpini. Devo riconoscere che vivere in diretta l’evento è stata una emozione profonda ed inaspettata. 

Quel simbolo portato, talvolta con grande sforzo e fatica, lungo le vie del paese aveva la forza di scaldare l’anima, di trasmettere un messaggio di fratellanza umana che idealmente collegava tutte le persone che dall’inizio del tragitto avrebbero accompagnato la fiamma sul podio olimpico.

Ogni persona che ha portato la fiaccola ha dato prova di volersi mettere in gioco, di superare le barriere dei propri limiti, di testimoniare il diritto a pieno titolo di essere assieme agli altri come gli altri.

Certe emozioni si provano solo se si è presenti e si partecipa direttamente; il messaggio trasmesso da lontano fa perdere l’intensità e l’essenza del fatto. 

Non posso a questo punto sottacere la vivace ed esuberante accoglienza della fiaccola da parte di tutte le classi riunite per presenziare al passaggio della                 fiaccola dal Comune di Rosta al Comune di Buttigliera. 

E’ stato un momento emozionante che le parole di tutte le autorità presenti hanno brillantemente richiamato e sottolineato. 

Ero di servizio all’incrocio che immetteva sulla strada provinciale tracciata per il percorso della fiaccola da Rosta a Buttigliera.     

In quel momento mi sono sentito orgoglioso di aver dato un piccolo contributo al successo dell’evento.                                                     

Con queste mie parole ho cercato di portare a tutti i lettori, che non hanno potuto presenziare, un momento di vita indimenticabile e la sensazione del mio pensiero che accompagnava la corsa della torcia con il suo messaggio di fraterna umanità.

Alpino Piero Maritano