... Noi veniamo da sempre ...

Gli alpini sono le truppe da montagna dell’Esercito Italiano. Su progetto del Capitano Giuseppe Perrucchetti, che sostenne l’idea di attuare la difesa del confine alpino con soldati nati in montagna perché ogni vallata doveva essere difesa dai valligiani di quella zona, ottimi conoscitori delle difficoltà del terreno montano e del clima e sicuramente decisi a difendere la propria casa e le tradizioni montane. 

Nascono così gli Alpini, truppe destinate alla difesa dei confini montani dell’Italia con la Francia, Impero Austro-Ungarico e Svizzera. Costituiti il 15 ottobre 1872, gli Alpini adottarono subito il loro caratteristico emblema: una penna nera portata sul cappello, simbolo delle aquile che si annidano sulla cime delle montagne. Il simbolo della penna nera è sopravvissuto fino ad oggi. Gli Alpini ricevettero il battesimo del fuoco il 1896 ad Adua, dove furono sconfitti dopo una strenua lotta.

Ma in Africa combatteranno poi ancora tre volte: in Libia nel 1911; durante la conquista dell’Abissinia nel 1935 e contro le forze alleate in Nord-Africa nel 1941. 

Durante la Grande Guerra (1915-1918) gli Alpini furono chiamati per la prima volta a difendere i confini italiani.             

Per quattro lunghi anni combatterono in un ambiente veramente ostile, a volte solamente per conquistare pochi metri di roccia o per tenere, a costo di gravi perdite, piccole posizioni fra i ghiacciai. Grazie a quelle dure prove, però, riuscirono a dimostrare il loro valore e la loro tenacia.      

Furono infatti le Penne Nere ad ottenere i decisivi sfondamenti sul Monte Grappa, sul Monte Adamello e sul Monte Tonale, contributi essenziali alla vittoria finale.

                                                         

Alpino Francesco Borla